Durante una vacanza estiva sulle Dolomiti, sono andata a vedere cosa offrissero in una festa svolta in pineta. Oltre a formaggi di malga, speck, miele e vari dolci tipici c’era anche questo pane buonissimo che si mangia durante le varie feste dell’anno. Si consuma a tutte le ore da solo o accompagnato da burro, formaggi o salumi. Non è un pane dolce: la dolcezza deriva dall’ utilizzo dell’abbondante frutta secca e va consumato dopo due giorni dalla preparazione in modo da poterlo affettare sottilmente e si conserva bene per una decina di giorni.
Con queste dosi si otterranno due pani.
INGREDIENTI
350 grammi di farina 00
350 grammi di farina di segale
350 grammi di frutta secca a piacere (io ho utilizzato fichi secchi, noci, prugne secche, albicocche secche, uvetta)
1/2 cucchiaino di semi di finocchio
1/2 cucchiaino di semi di anice
450 ml ca. di acqua
1 bustina di lievito di birra disidratato (o 1 cubetto di lievito di birra fresco)
Farina di segale q.b. per infarinare durante la lavorazione
PROCEDIMENTO
Lavorare tutti gli ingredienti insieme, aggiungendo l’acqua poco per volta, fino ad ottenere un bel panetto che si metterà a lievitare in una ciotola in ambiente tiepido. L’ideale è il forno acceso alla temperatura minima e subito spento.
Dopo circa 2 ore riprendere l’impasto, spolverare con un po’ di farina de segale e lavorarlo. Rivestire la teglia dove andrà cotto il pane con carta da forno. Dividere l’impasto in due e formare due pani allungati, spolverare con un po’ di farina di segale e praticare dei tagli obliqui sulla superficie. Porre i due pani nella teglia, coprirli con un canovaccio pulito e lasciarli riposare una quarantina di minuti.
Cuocere in forno già caldo alla temperatura di circa 180° per 40 minuti. Sfornare, lasciar raffreddare su una gratella e, una volta freddo, consumare dopo 2 giorni conservando il pane in un sacchetto di cotone infilando il tutto in un sacchetto di plastica.